Concept

La felicità è di moda: per questo vogliamo contribuire a rendere il mondo del lavoro più felice.

Vi siete mai chiesti cos’è quello che davvero vi piace fare?
La risposta a questa domanda ci ha dato lo spunto per elaborare il “concept” del nostro nuovo Report di Sostenibilità, l’idea alla base di tutte le nostre azioni volte a raggiungere l’obiettivo di una sostenibilità reale.

Nel mondo dell’economia esistono organizzazioni che non gridano, che non producono tanto per farlo, ma che basano la loro economia non solo sul valore e sui prezzi, ma sull’impatto positivo che questi prodotti possono avere sulla vita delle persone, sui lavoratori e sui territori.

Sono aziende che hanno ripensato ai loro modelli di vita, di consumo e di lavoro, che partono da quello che ci far star bene, dal motivo per cui ci alziamo ogni mattina per andare al lavoro.

Sono le così dette organizzazioni positive, per le quali il benessere dei propri collaboratori è un valore importante, tanto quanto quello del fatturato e della performance. Sono più innovative e produttive; sanno trattenere i loro dipendenti e valorizzarne i talenti.

Come si può riconoscere un’organizzazione felice?

Pier Luigi Streparava – Presidente Streparava

Dal 2012 le Nazioni Unite hanno scelto il 20 marzo quale data in cui celebrare la giornata internazionale della Felicità.

Noi, in Streparava, abbiamo contribuito, con la collaborazione dell’ufficio Human Capital, a creare una serie di eventi per il “Progetto Felicità”, inserendolo all’interno del più ampio progetto strategico di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG).

Per noi, il benessere delle persone non è una moda del momento, ma una precisa strategia aziendale. Una persona che sceglie consapevolmente di far parte di un team si impegna al massimo per dare il suo meglio. Questo stare bene accende la sua creatività, la sua capacità di risolvere problemi, la sua predisposizione ad instaurare relazioni positive.

Fiducia, interesse e serenità tra le persone, sono elementi che non possono mancare. Le aziende felici sono costruite sul “noi” e meno sull’”io”; ascoltano i bisogni delle persone e danno loro modo di esprimersi, di imparare, di realizzarsi.

Ecco, il significato di andare felici al lavoro: scegliere organizzazioni nelle quali ci sentiamo bene, dove possiamo esprimere noi stessi, le nostre attitudini e le nostre capacità.

Ma questo modello non si genera da solo, ha bisogno del contributo di tutti, dello sforzo di ogni collaboratore nel mettere al centro il benessere comune e il rispetto.

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